venerdì 17 luglio 2009

VACANZE IN CALABRIA: CAPO VATICANO


Capo Vaticano è un'estesa località balneare del comune di Ricadi (VV). Il promontorio che ne assume il nome è fatto di uno speciale granito, quello bianco-grigio, studiato in tutto il mondo per le sue particolarità geologiche (l'altezza massima del promontorio è pari a mt. 124). Di notevole importanza è la presenza della felce tropicale e la presenza di sedimenti marini del Quaternario, che fanno di Capo Vaticano una meta obbligata di molti studiosi di Paleontologia, dove, la particolare morfologia dei luoghi con valli e profonde incisioni fluviali su un territorio dal tipico “terrazzamento a gradoni” permette di raggiungere agevolmente gli strati fossiliferi del Miocene. Conchiglie tipiche dei mari tropicali, denti di squalo, coralli, si accompagnano a ritrovamenti di parti scheletriche di mammiferi marini e continentali.

Tutta la zona è comunque famosa per l’abbondanza di Clipeastri, antichi echinidi dalla caratteristica forma piramidale oggi estinti.

Il promontorio di Capo Vaticano è situato sulla costa tirrenica calabrese, di fronte allo Stromboli e le Isole Eolie, si estende nel Comune di Ricadi, e comprende la costa dalla baia del Tono e fino alla baia di Santa Maria e le ultime propaggini del Monte Poro. La più suggestiva baia è quella di Grotticelle, formata da tre spiagge contigue.

Secondo una nota rivista francese, Capo Vaticano, è considerata la terza spiaggia più bella d'Italia e fra le 100 spiagge più belle al mondo.

Il famoso scrittore veneto Giuseppe Berto, dopo aver girato l'Italia decise di rimanere a vivere qui, scrivendo in alcuni dei sui libri "Il tratto di costa che culmina in Capo Vaticano è pieno di storia e di bellezza. Si potrebbe chiamare Costabella con un pizzico di rimpianto e nostalgia".

In un'altra opera, Berto scrive: Penso che Capo Vaticano si chiami Vaticano per la stessa ragione per cui un colle di Roma si chiama alla stessa maniera: sacerdoti e indovini vi andavano a scrutare il futuro, basandosi sul volo degli uccelli e altre cose. Duecento metri al largo della punta c'è uno scoglio chiamato Mantineo, e in greco "manteuo" significa comunicare con la volontà divina. Il Capo era un posto sacro, e lo è ancora, nonostante tutto.

Capo Vaticano è conosciuto anche come migliore territorio al mondo che produce la cipolla rossa, detta anche cipolla rossa di Tropea, grazie alle sostanze contenute nel terreno la cipolla possiede un gusto dolce "solo quella coltivata a Capo Vaticano risulta dolce", ed è ricercatissima nel mercato nazionale ed internazionale.

Grazie alle suggestive spiagge e il mare cristallino con fondali ricchi di fauna ittica, rende Capo Vaticano meta obbligata per Sub e turisti italiani e stranieri in testa i tedeschi, attratti anche da un entroterra che offre prodotti tipici come: la 'Nduja di Spilinga e il Pecorino del Poro.

lunedì 13 luglio 2009

VACANZE IN CALABRIA: TROPEA


Tropea è un comune di 6.914 abitanti della provincia di Vibo Valentia, tra i più piccoli Comuni d'Italia per superficie territoriale. La storia di Tropea inizia in epoca romana quando lungo la costa, Sesto Pompeo sconfisse Cesare Ottaviano. A sud di Tropea i Romani avevano costruito un porto commerciale, vicino S.Domenica, a Formicoli (cioè corruzione di Foro di Ercole), di cui parla Plinio e lo stesso Strabone”. Si vuole che il fondatore sia stato Ercole che, di ritorno dalla Spagna (Colonne d'Ercole), si fermò sulla Costa degli Dei e secondo questa leggenda, Tropea divenne uno dei Porti di Ercole. Per la sua caratteristica posizione di terrazzo sul mare, Tropea ebbe un ruolo importante, sia in epoca romana sia in seguito sotto l'occupazione saracena e, ancor più, sotto i Normanni e gli Aragonesi. Nelle zone limitrofe sono state rinvenute tombe di origine magno-greca Nota località balneare sul mar Tirreno a sud-ovest di Vibo Valentia ed a nord di Capo Vaticano, ha un monastero di Francescani di notevole importanza e la Cattedrale Normanna del 1100. Di notevole interesse il centro storico, con i palazzi nobiliari del '700 e dell''800 arroccati sulla rupe a strapiombo con la spiaggia sottostante. Interessanti sono i "portali" dei palazzi che rappresentavano le famiglie nobiliari; alcuni sono dotate di grosse cisterne scavate nella roccia, che servivano per accumulare il grano proveniente dal Monte Poro, e successivamente veniva caricato tramite condotte di terracotta sulle navi che erano ormeggiate sotto la rupe di Tropea. Da visitare inoltre il museo privato degli antichi mestieri di Calabria e delle macchine automatiche. I negozi di Tropea vendono tantissimi prodotti tipici e artigianali dei comuni limitrofi, tra cui la cipolla rossa, la nduja di Spilinga,il formaggio Pecorino del Poro, l'olio extravergine d'oliva e vini. Di notevole importanza anche l'artigianato locale, come i manufatti in terracotta. Tropea è dotata di un porto turistico di recente costruzione, da dove è possibile raggiungere le vicine Isole Eolie in particolare il vulcano Stromboli, quasi sempre visibile dalla costa calabrese tirrenica meridionale.