sabato 20 novembre 2010

Turismo a Savona

Carissimi Lettori,


mi sono assentato un po' dal mio blog, ma ho visto con piacere che comunque le visite sono sempre molto buone (sono contento), perchè ho aperto un sito internet che promuove la città di Savona segnalando avvenimenti e dando la possibilità ai commercianti, che operano a stretto contatto con il turismo, albergatori, ristoratori ecc di promuovere la propra attività sul mio portale.

Alcuni di questi hanno recepito il messaggio ed hanno aderito a partecipare con una quota di pochi Euro, giustificati da fattura e deducibili!!!, altri invece, nonostante la spesa irrisoria, mi hanno comunicato che non potevano spendere denaro perchè non riuscivano ad ammortizzarlo, allora la domanda che sorge spontane è: "Ma quante centinaia di Euro costa apparire su http://www.vacanzesavona.it/ ?" Il costo è di Euro 60,00 all'anno più IVA, ed il servizio che cosa offre:

1) una pubblicità su un sito in 3 lingue che appare nei principali motori di ricerca; 2) pubblicazione del logo aziendale con relativo link alla home page del cliente; 3) comunicazione dei principali eventi sui canali di questo blog, su Facebook e news letter che ogni singola azienda propone; 4) affiancamento commerciale per soluzioni pratiche; 5) possibilità di avere al servizio i migliori webmaster della provincia a costi contenuti.

IL TUTTO PER 60,00 € più IVA all'anno!!!!! ( UNA SPESA INSOSTENIBILE!!!!)


Tutti i commerciali che si sono avventati sul mercato Ligure ed in particolare su quello Savonese, si sono accorti che questi è unn mercato molto difficile, con una tendenza a non investire, ma lo sapete che senza investimenti non si crea indotto e di conseguenza non si crea occupazione?

Poi senti gli albergatori che si lamentano perchè non c'e' più un'affluenza turistica come qualche anno fa, si è vero, non c'e' più affluenza che spende ma gente che si muove sulla nostra Riviera da Pasqua a metà Ottobre c'e' n'e' TANTISSIMA!!!


I turisti vengono in Liguria e spendono sempre meno, per forza una insalata ed un panino ci costano come una cena al ristorante DEL CAMBIO, ma non è normale, le persone si fanno prendere in giro una volta sola.


Il mio progetto è nato per dare un senso di collaborazione tra le attività turistico ricettive, senso che oggi non esiste o se presente è molto raro, in modo che se un turista di passaggio a Savona ha bisogno di noleggiare una macchina o uno scooter oppure vuole farsi un giro in barca, non lo si mandi in giro dicendo" Ma provi ad andare li a chiedere ........."

Il turista è l'unica risorsa che è rimasta in una città che non ha più fabbriche o aziende che assicurano un contratto di lavoro a tempo indeterminato.


Visitate il sito http://www.vacanzesavona.it/ iscrivetevi,ricevere la tessera di partecipazione è gratuito, e se avete un'azienda non esitate a contattarmi, i miei recapiti sono 3407333904 oppure scrivetemi una mail all'indirizzo info@vacanzesavona.it


Ciao e mi raccomando fate sempre un turismo responsabile e rispettoso.


Davide

martedì 11 maggio 2010

LA STORIA DEL CACAO

Ciao a tutti,

oggi vi racconto una storia tutta golosa, la storia del cacao.
Qualche giorno fa ad una mia cara collega "LA PASTICCERA" di uno dei ristoranti più noti della Liguria, mi ha concesso l'onore di una sua ricetta, non ve la svelerò per ovvi motivi, ma vi assicuro che è una vera bomba, una ricetta di una prelibatezza al cioccolato.

Curioso come sono mi sono documentato sulle origini d questo antico prodotto naturale che è il CACAO.

I primi che iniziarono la coltivazione del cacao furono i MAYA ben 2000 anni prima della scoperta dell'America.
Il cacao è un frutto della medesima pianta che era considerato talmente prezioso che veniva utilizzato anche come moneta di scambio. Intorno al X secolo, misteriosamente, avvenne la distruzione di questa grandissimi civiltà a cui seguì quella dei Toltechi.
La mitologia di questo popolo narra che Dio Quetzalcoàtl possedesse un immenso tesoro composto da tutte le ricchezze del mondo, oro, argento, pietre verdi chiamate chalchiuitl ed altri oggetti preziosi, come una grande abbondanza di alberi di cacao di diversi colori.
La leggenda narra che quando Quetzalcoàtl era ancora un re, a causa dii una grave malattia che lo aveva colpito, venne spinto a bere una pozione che gli avrebbe ridato la salute ed invece lo portò alla pazzia, fuggì verso il mare dove trovò una zattera di serpenti intrecciati e si allontanò scomparendo nel mistero.
Prima di partire, però, Quetzalcoàtl promise che avrebbe fatto ritorno per riprendersi il suo regno nell'anno posto sotto il segno del "CE - ACATL".
Qualche secolo più tardi, nel 1519, anno sotto il segno del Ce-Acatl, una grande nave carica di uomini con scintillanti armature come scaglie di serpente ed elmetti piumati, fece comparsa vicino alla costa orientale del regno Atzeco.
Immediatamente l'Imperatore Montezuma credette alla profezia ed accolse pacificamente quella nave pronto a restituire il regno al Dio Quetzalcoàtl.
Su quella nave però vi era il Dio ma un conquistatore spagnolo: Hernàn Cortès; gli vennero offerti molti doni quali argenti, oro, pietre preziose, schiave e cesti pieni di semi di cacao.
I Conquistatori diedero inizio all'espansione della conoscenza del cacao in tutti i continenti purtoppo però distrussero una della più belle civiltà della storia del mondo.

La reale diffusione del cacao venne nel 1585, anno in cui giunse il primo carico commerciale proveniente da Veracruz.
Da quel momento vennero organizzati trasporti regolari tra le colonie spagnole d'America e la madrepatria.
Nel XVII sec. alcuni cioccolatieri di Venezia, di Firenze ma soprattutto di Torino, divennero grandi esperti nella preparazione del cacao, tanto che esportarono i loro preparati in tutta Europa, la cioccolata aveva conquistato quasi tutti.
Nutriente, digestiva, stimolante, afrodisiaca, efficace contro l'ipocondria, utile per l'alito e per la voce erano le principali qualità riconosciute a questa bevanda, di conseguenza comparvero le prime fabbriche di cioccolato, subentrando ai monasteri e ai conventi.

Nel XIX sec. nacque una industria fiorente, accompagnata da importanti progressi tecnici, che avrebbe fatto dell' "Alimento degli Dei" una bontà accessibile a tutti.

venerdì 5 marzo 2010

SALONE DELL'AGROALIMENTARE 12-13-14 MARZO

Ciao Cari Viaggiatori,
si avvicina una tappa obbligatoria in Liguria, più nello specifico a Final Borgo.
Infatti dal 12 al 14 marzo tornerà a Finale Ligure (SV), nel suo splendido borgo medievale, la tre giorni dedicata alle produzioni agroalimentari liguri: il Salone dell’Agroalimentare Ligure, giunto ormai alla sesta edizione. L’atteso evento finalese sarà potenziato sia a livello di spazi espositivi sia a livello di aziende presenti ed eventi collaterali previsti.
Il contesto storico-culturale in cui viene allestito il
Salone dell’Agroalimentare Ligure è molto particolare. Si tratta del Complesso Monumentale trecentesco di Santa Caterina e del centro storico cinto da mura medievali originali.

Il
Salone dell’Agroalimentare Ligure è costituito da una vasta area espositiva che nel 2010 ospiterà oltre 280 espositori ed oltre 30 eventi collaterali all’esposizione di prodotti tipici. Come consuetudine, il Salone sarà suddiviso in aree tematiche: Carruggio del Pesto, Largo dell’Olio, la Cantinetta, Largo del Dolce, Largo degli Orti, Via dei Sapori, AgriPiazza, Auditorium dei Sapori, Saletta dei Presidi Slow Food, Piazzetta della Focaccia (dedicata alla focaccia classica e a quella di Recco) e Giardino dei Sapori e dei Profumi, area dedicata alle degustazioni gastronomiche con la preparazione delle specialità della cucina tradizionale ligure (farinata, panissa, torte salate, focacce ed altre specialità), la saletta della cucina preistorica ricavata all’interno dell’antica “Cappella Oliveri”, il Largo dei Fiori e degli Aromi, il Largo dell’Agricoltura.
Presso il Giardino botanico verrà allestito il Largo della Musica, all’interno del quale il pubblico potrà ascoltare della buona musica d'essai.
Inoltre sarà allestita la saletta workshop per l’incontro tra domanda e offerta.
In ogni settore il pubblico potrà trovare le migliori produzioni del territorio ligure.
Il 2010 vedrà potenziate sia le aree espositive sia le aree dedicate agli eventi collaterali. Saranno organizzati incontri didattici, corsi di degustazione, laboratori, seminari e convegni, corsi di cucina, corsi di composizione floreale, corsi sulla preparazione del Pesto e delle altre salse liguri e dimostrazioni sulla produzione dei più svariati prodotti della tradizione ligure.
Buona degustazione e buon divertimento!!!!

venerdì 19 febbraio 2010

VACANZE IN CALABRIA: NICOTERA E NICOTERA MARINA


Ciao Popolo Viaggiante, come forse avete notato mi piace la Calabria, con questo post ho quasi completato un piccolo tour che si puo' fare nelle prossime vacanze estive.

La Calabria come ho già scritto negli scorsi post, è una terra piena di storia, armonia tra cielo e terra e ottima cucina, ma ora alcune notizie per visitare un Paese che secondo me è uno dei più suggestivi della costa Tirrenica.

Nicotera, con le sue viuzze contorte e gli impegnativi saliscendi, conserva oggi un’atmosfera dal sapore antico.

Un orizzonte sconfinato con spettacolari panorami da togliere il fiato, nelle giornate limpide possono scorgersi contemporaneamente le Serre, l’Aspromonte, la Sicilia con la maestosità dell’Etna, le isole Eolie, il golfo e la piana di Gioia Tauro.

Nicotera, trae origine dall’antica città greca di Medma edificata dai Locresi nell’ampia pianura a sud-sud-est nell’attuale sito, presso la foce del fiume Mesima, si presume la nascita intorno al 521 a.C..

All'epoca era già dotata di empori, ginnasio, terme,teatro, templi e zecca. Nel 422 a.C. con Crotone e Vibo fece la guerra a Locri. Nel 389 a.C. fu presa da Dionisio I. Ma la città continuò ad esistere per tutto il quarto secolo sotto il dominio dei Bretii, in avanzata dalle aree montuose in cui erano dapprima relegati. Batteva moneta con la legenda Mesma; fu patria dell’astronomo Filippo, discepolo di Platone. Medma non fu più abitata in età romana, abbandonata con le vicende della seconda guerra punica.

Sopravvisse solo parzialmente attraverso il proprio emporium-porto, sua emanazione nei pressi dell’attuale Nicotera Marina; esso fu vivace a partire dal terzo secolo a.C.. Si suppone che nei primi secoli dopo Cristo sia stata rifondata, nell’attuale sito, da qualche capo d’esercito vittorioso che tornava dall’Africa, attribuendole il nome di Nicotera, dal greco “Miracolo di vittoria”.

Fu soggetta nel corso dei tempi a varie incursioni. Cadde sotto il dominio arabo dal 941 al 943 e nel 946, strappata temporaneamente all’amministrazione Bizantina. In meno di un secolo i Saraceni l’avevano quasi distrutta e spopolata, quando nel 1065 Roberto il Guiscardo introdusse la dominazione Normanna di Ruggero I. Ricostruita, divenne luogo importante, essendovi anche un cantiere. Per Nicotera, antica sede vescovile, l’avvento dei Normanni significò, inoltre, il ritorno al rito romano dopo l’adozione nel 968 d.C. di quello greco-bizantino; nel 1091 il pontefice Urbano II, accompaganato da Bruno di Colonia (San Bruno), venne a Mileto – capoluogo della contea Normanna di Calabria – per riorganizzare le diocesi della Calabria.
Nel XIII secolo subentra la casa di Svevia; sotto Federico II Nicotera raggiunse un alto grado di floridezza: si sviluppò l’agricoltura, furono favoritela coltura del gelso,del lino e le manifatture tessili. Per rendere più redditizie tali industrie ed il commercio, Federico favorì l’insediamento degli Ebrei che collocò nella zona ancor oggi detta “Giudecca”, all’ombra del castello e del vescovo per essere protetti dalle persecuzioni cristiane. Ma la sua opera determinante per prestigio ed opulenza, fu l’arsenale posto accanto al porto.

Segue nel 1268 la fase angioina in un arresto dello sviluppo. Nel 1284, Ruggiero di Lauria dà l’assalto a Nicotera per signoreggiare da grande ammiraglio del Re Pietro d’Aragona.
Così Nicotera cadde in potere agli Aragonesi, sottraendo una delle sedi più strategiche agli Angioini. Nelle guerre che avvennero per il dominio sulla Calabria, nel clima dei Vespri Siciliani, il popolo Nicoterese con gli Ebrei che si ritrovavano nella città, parteggiò per gli Aragonesi: Era a quei tempi, Nicotera cinta di mura, che resistettero fino ai primi del 1700; aveva un castello e l’arsenale.

Nel XV° secolo, sotto il regno di Alfonso d’Aragona, passò sotto il giogo del feudalesimo e decadde. Dovette subire devastazioni, incendi e saccheggi da parte di corsari tunisini, bisertani ed algerini – direligione maomettana – che infestarono il golfo di Gioia Tauro dal 1583 al 1701.

Nel 1806, le ripercussioni della rivoluzione francese spazzarono il sistema feudale e Nicotera, sotto il governo militare francese, divenne piazza d’armi e punto di vedetta. Tornato a sedersi sul trono di Napoli il suo legittimo sovrano, Ferdinando, re del Regno delle due Sicilie, Nicotera continuò ad essere capoluogo del circondario con alle proprie dipendenze i comuni di Joppolo e Limbadi.

Il territorio di Nicotera ha carattere mediterraneo ed è, per lo più, adibito ad attività agricola: prevalgono gli agrumeti nella parte pianeggiante, posta a sud, gli uliveti in quella collinosa, a nord.

Negli ultimi decenni, l’assetto urbano nicoterese ha registrato uno sviluppo contraddittorio e non sempre controllato, a parte l’antico nucleo storico. E’ solo in quest’ultimo, però, che si esprime l’identità cittadina coi suoi molteplici elementi di interesse storico, artistico ed urbanistico. Esso era diviso - stando a quanto riferisce il canonico Vincenzo Brancia nella metà del XIX secolo – in vari quartieri, ognuno dei quali accoglieva una diversa classe sociale. Nel Borgo erano “cavallari, asinai, mulattieri”; nei quartieri Palmentieri e Santa Chiara abitavano “marinai ed agricoltori”; nel quartiere Giudecca dimoravano “pescivendoli, gente di piazza e qualche agricoltore”; In quelli di Santa Caterina, Castello, Porta grande e Baglio, vivevano “persone civili, cioè galantuomini ed artigiani”; infine, nel quartiere San Nicola risiedeva la classe dei “vetturali”.


I quartieri che si distinguevano per fabbricati di buona costruzione erano quelli posti sul piano, poiché offrivano palazzi di bell’aspetto, ad uno, due o tre piani. Tra questi primeggia quello che fu del principe di Scilla col nome di castello perché edificato nel 1764 nei pressi delle rovine dell’antico vero maniero.


Oltre ad essere stata una prestigiosa abitazione, offriva i propri locali alla casa del Municipio, alla Regia Giustizia, a molti magazzini e locali per abitazione, oltre a vari stanzoni utilizzati come carceri. Oggi è sede del Museo civico e di quello dell’arte contadina.

Oggi, il centro storico soffre di un progressivo abbandono: Il baricentro cittadino si è ormai spostato nella parte pianeggiante, tra la vecchie e la nuova Nicotera.


Buone vacanze a Nicotera e Nicotera Marina.

sabato 23 gennaio 2010

VOGLIA DI CAMBIARE


Ciao a tutti,


carissimi viaggiatori, oggi racconto la voglia di cambiare che da qualche giorno mi ronza nella testa.


A volte per prendere certe decisioni bisogna avere coraggio, soprattutto quando a casa hai una bambina da crescere, ma dopo aver parlato con la Sig.ra Laura, tutto mi è più chiaro.


Mi è più chiaro il fatto di voler dare veramente qualcosa in più alla mia bambina, di trovare quel coraggio che fin ora mi è mancato per mille motivi ma ora basta, eccomi qua, nuovo, con la convinzione di saper veramente quello che voglio e dove voglio arrivare, anche dopo un lungo viaggio come quello di Ulisse per arrivare alla sua Itaca, ma una volta arrivato anche se vecchio saprò apprezzare ricco di esperienza.


Oggi sto cercando di lavorare per me, ponendo le prime pietre per creare la mia azienda e per questo ho la fortuna di avere due cari amici Paola e Fulvio che con il loro sapere e la loro esperienza mi stanno indirizzando al traguardo senza commette errori gravi.


Paola e Fulvio della Progetto Evoluzione di Savona potete contattarli in qualsiasi momento per mail, telefono o posta, li potete trovare ai seguenti recapiti:

Via XX settembre 5/1 Sc. Sx, 17100, Savona, Italy
Phone/Fax ++39 019 807900

@mail: info@progettoevoluzione .com


Oggi più che mai, approfittate per una consulenza, addirittura ci sono 5.000 euro alla vostra azienda per la loro consulenza.


Il programma AR.CO. – promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e attuato da Italia Lavoro S.p.A. – ha emanato un avviso pubblico per finanziare contributi destinati alla consulenza specialistica e all’assistenza tecnica a favore di micro e piccole imprese dell’artigianato e del commercio (turismo). Contributi che hanno lo scopo di promuovere la competitività delle Pmi, attraverso servizi di consulenza specialistica della durata massima di tre mesi da realizzare successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione. Il contributo che potrà essere concesso a ogni impresa sarà pari al 75% del valore della consulenza al netto dell’Iva, fino a un massimo di 5 mila euro. I costi ammissibili sono i costi dei servizi di consulenza prestati da consulenti esterni e/o società di consulenza. La domanda per la richiesta del contributo finalizzato all’assistenza tecnica/consulenza specialistica potrà essere presentata a partire dalle ore 10 del 01/02/2010 e non oltre il 30/06/2010, fatto salvo il previo esaurimento delle risorse disponibili, quindi chi sia interessato deve contattarci subito. Grazie al Governo, i servizi per organizzare la tua azienda e sfruttare tutte le opportunità del mercato non sono mai stati così convenienti. Chiama lo 019807900 o invia una mail a info@progettoevoluzione.com subito per ricevere la documentazione completa del bando.


Fatevi un regalo, contattateli e scoprirete che oggi gli angeli esistono ancora.


PS: grazie di vero cuore Sig.ra Laura.




martedì 5 gennaio 2010

VACANZE IN CALABRIA: REGGIO DI CALABRIA


Reggio di Calabria è la prima città calabrese per antichità, estensione geografica e numero d'abitanti, il capoluogo della provincia omonima e la sede del Consiglio regionale della Calabria.
Con 184.179 abitanti è il quarto più popoloso comune dell'Italia meridionale peninsulare, il diciottesimo in Italia.
Il territorio comunale - definito storicamente Grande Reggio - si trova al centro di una più grande area metropolitana di circa 260.000 abitanti che comprende numerosi comuni tra Bagnara Calabra e Melito di Porto Salvo fin sull'Aspromonte. L'influenza economica, culturale si estende poi dal Porto di Gioia Tauro fino a Locri, inoltre si va ormai consolidando la fusione con l'area metropolitana di Messina, separata solamente da un braccio di mare di poco più di 3km

Reggio è al centro di una rilevante area turistica per importanza storico-culturale e balneare, è una città universitaria, inoltre è situata al centro di una zona agricola particolarmente fertile grazie al clima mite, con produzione di olio d'oliva, vino, agrumi e ortaggi, tra cui tipica è la produzione dell'essenza di bergamotto, agrume che in Italia cresce esclusivamente nel territorio reggino, divenuto per questo uno dei simboli della città.
Come per molte città del "Mare Nostrum", nella cultura locale Reggio viene spesso identificata come il centro esatto del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie culture hanno sempre arricchito l'antichissima storia, la cultura e lo spirito dei reggini.
Anche per questo motivo l'amministrazione comunale ha scelto come slogan della città "Reggio Calabria, Città del Mediterraneo". Reggio viene tradizionalmente chiamata "Città della Fata Morgana" perché qui si manifesta il raro fenomeno ottico-mitologico della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana sembra distare solo pochi metri rendendo possibile distinguere molto bene case, auto e persone.
Non importa in quale stagione visitate questa splendida cittàportante è che la visitiate, città di storia, cultura e bella gente, i Calabresi sono un popolo di cuore ed i reggini ne sono un tipico esempio.